Paris Haute Couture 2014

Only at the sound of the word “Haute Couture” I get excited like a little girl when she enters for the first time at Toys r Us. Haute Couture is synonymous of elegance, refined clothes, majestic and completely handmade. It will be the magic of Paris, and the appeal that creates the only pronounce the name of the French capital but for me the concept of high fashion does not change.
The timing of the eccentric fabulous dresses offered by Galliano are over, the trend now is that of a seeming simplicity with a touch minimal, but always looked less conspicuous. The exception is Elie Saab, one of the designers that I love madly. The clothes presented a few days ago, have enchanted, especially the wedding one a true work of art. Yes, because many times we do not remember that fashion is the most pure art and the chameleontic one . We are like a blank canvas, every day we have a different way of thinking, we can wear Picasso and then another day wear the work of the unknown artist who paints the view of Paris on the Montmartre steps. . Speaking of France, I can not mention Chanel and Christian Dior. Karl Lagerfeld puts the basis for a return to the pouch, I do not wear it even if it will come back in vogue, I will not give in to this trend. This is a promise, let this be known!
While I loved the remake of the classic suit that slims the female figure because it consists of no more than two pieces but well three. The colors are soft from pink to blue. Another feature is the classic black and white.
As for Dior, Raf Simons at the beginning of his debut in the the Maison did not have a great feedback, but with this collection has amazed by combining smooth shapes with geometric fantasies. Staggered layers of tulle and a play of transparency like “I see, I do not see.”
The finest pieces of all three designers? The long dresses without a doubt!

Solo al suono della parola “Haute Couture” mi emoziono come una bimba quando entra per la prima volta da Toys r Us. Haute Couture è sinonimo di eleganza, vestiti ricercati, maestosi e completamente realizzati a mano. Sarà la magia di Parigi, e l’appeal che crea il solo pronunciare il nome della capitale francese, ma per me il concetto di alta moda non cambia.
I tempi degli eccentrici e favolosi abiti proposti da Galliano sono finiti, la tendenza ora è quella di un sobrietà apparente con quel tocco minimal, sempre ricercato ma meno vistoso, eccezione è Elie Saab, uno degli stilisti che amo follemente. Gli abiti presentati qualche giorno fa hanno incantato, specialmente quello da sposa una vera e propria opera d’arte. Si, perchè molte volte non ci ricordiamo che la moda è l’arte più pura e camaleontica che esista. Noi siamo come una tela bianca, ogni giorno abbiamo una corrente di pensiero differente, possiamo indossare Picasso e poi un altro giorno indossare l’opera dell’artista sconosciuto che dipinge Parigi vista dall’alto sulle scale di Montmartre. Parlando di Francia non posso non citare Chanel e Christian Dior. Karl Lagerfeld mette le basi per il ritorno al marsupio, io non lo indosserò mai anche se dove tornare in auge, io non cederò a questa tendenza. Questa è una promessa, sappiatelo!! Mentre Ho amato molto la rivisitazione del classico tailleur che slancia la figura femminile, perchè composto non più da due pezzi ma ben si da tre. I colori sono tenui dal rosa all’azzurro. Immancabile il classico bianco e nero.
Per quanto riguarda Dior, Raf Simons che all’inizio del suo esordio nella maison non ebbe un gran riscontro; con questa collezione ha stupito accostando morbidezza delle forme alle geometricità delle fantasie. Strati di tulle sfalsati e giochi di trasparenze “vedo non vedo”.
I pezzi più belli di tutti e tre gli stilisti? Gli abiti lunghi senza ombra di dubbio!!

Elie Saab

Chanel

Christian Dior